Francesca Candito2023-02-01T15:08:39+00:00

Project Description

Artist Profile

Francesca Candito

Artist Profile

Francesca Candito

Mi sento distante da quell’idea di artista che mette se stesso al centro della sua arte. Io, in un certo senso, mi tolgo…mi metto da parte, per lasciar spazio alla narrazione delle vite che fermo sulla tela e alle parole che arrivano a sostenere il cammino di chi osservo.

Lo sfondo nero, che spesso si presenta quasi come quinta teatrale delle mie tele, serve per portare chiarezza in una duplice via: ogni pennellata di nero è funzionale per permettermi di entrare in una dimensione vibrante e sottile che mi consente di accedere a storie di uomini e donne e di portare equilibrio al loro passaggio. L’immagine che arriva sulla tela è solo un frame di una scena complessa; è l’immagine di un volto a me sconosciuto che chiama per trovare la via di casa. Lo sfondo nero porta luce, non solo a me, artista, ma risalta la luce di ogni volto che dialoga in questo passaggio sublime. Il nero, l’oscurità, non va combattuto o temuto ma compreso nella sua utilità che è sempre in linea con il nostro personale viaggio di ritrovo attraverso la vita e la morte. Recentemente nella mia ricerca è entrato il ricamo che può essere paragonato alla vita: non se ne comprende il disegno unitario se ci si concentra sul dettaglio ma, allargando lo sguardo, si scorgere il senso di quelle continue curve e strozzature. Osservando dall’alto è possibile godersi il meraviglioso disegno della vita. Oggi mi sono aperta anche all’opera d’arte fatta su misura, sulla persona che chiede di interrogare la memoria antica (l’Akasha) che esiste da quando c’è vita. Dalle domande che pone la persona che desidera ricevere l’opera traggo i messaggi per sostenere al meglio il suo cammino e ne restituisco un’opera d’arte che parla di lei, tra immagini e parole celestiali. Quando creo sono io la prima a stupirmi di quello che arriva, dallo sfondo nero fin dentro le trame dei merletti e nella profondità delle parole. Mi stupisco e mi emoziono toccando punte di gioia che le parole fanno fatica a riportare. Mi emoziono di fronte alla saggezza e al grande rispetto che la vita ha per noi.

B I O G R A F I A

Francesca Candito è nata a Roma nel 1975. Si Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica Ambientale alla Facoltà di Architettura di Milano e si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua ricerca procede tra i due studi di Milano e Verona.
Tra le sue esposizioni personali ricordiamo le più recenti: “Tu sei ciò che porti da mille vite” Museo Minimum Monza (2022), “Rinascere” e la performance “Rinascita dal cielo alla terra. Le parole del cuore” presso Gilda Contemporary Art (2021), “The pictorial research of Francesca Candito”, Galleri Tornby in Bindslev, Danimarca (2019), “Open Spirit” a cura di Luigi Marsiglia alla Biblioteca San Giovanni di Pesaro (2018), “Negli occhi degli sconosciuti” personale ispirata a Rosa Genoni al Museo Valtellinese di Storia e Arte a Sondrio (2018).  Tra le collettive ricordiamo: “Sacro Macello” bi-personale al Museo Valtellinese Storia e Arte (Sondrio) 2020, “Ex Voto” Museo Marino Marini (Firenze) 2020″.
Nel 2017 espone, a Palazzo Reale di Milano come finalista del Premio Arte Mondadori. Diverse pubblicazioni sono state scritte sul lavoro di ricerca di Candito: nel 2021 OR NOT 18 arsprima edizioni, rivista monografica dedicata interamente all’artista,  nel 2017, nella rivista “Arte” edita da Mondadori, è stata pubblicata e descritta l’opera “I beg you to let me go” nell’articolo “I Finalisti del Premio Arte Mondadori e Massimiliano Castelli.
Le sue opere si trovano in alcune collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero in collezioni permanenti pubbliche come al Museo Diocesano di Asti o Palazzo Marino Marini di Firenze. 

Artwork

Esposizioni

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