Dal 13 maggio al 30 maggio 2021

 

A cura di Cristina Gilda Artese

 

PAN Palazzo delle Arti di Napoli
INAUGURAZIONE: SABATO 15 MAGGIO 2021, ORE 17.30
Durante l’inaugurazione, alle ore 18.30 – 19.30 si svolgerà la performance Clarescere di Giovanna Lacedra

La mostra è aperta al pubblico dal 13 al 30 maggio 2021

Orari di apertura (previa prenotazione sul sito del PAN):
Da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 20.30 (ultimo ingresso 19.30)
Sabato e domenica dalle 9.30 alle 21.30 (ultimo ingresso 20.30)
L’ingresso alla mostra è gratuito

PAN Palazzo delle Arti, via dei Mille 60, Napoli
pan@comune.napoli.it – tel 0817958604

 

In collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione, alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, apre al pubblico giovedì 13 maggio e sarà inaugurata sabato 15 maggio alle ore 17,30 al PAN Palazzo delle Arti di Napoli la prima personale a Napoli dell’artista Antonio Di Falco dal titolo RADICI. Le origini, a cura di Cristina Gilda Artese. Una mostra di arte contemporanea sulla tematica delle origini e dell’identità. Antonio Di Falco ha sempre dedicato particolare attenzione al tema del ricordo e dei legami con la propria città di origini, Napoli; l’approdo di questa sua ricerca poetica è stata la considerazione logico razionale, ma anche emotivo sentimentale, che non sia possibile procedere nella propria esistenza, se non dando uno sguardo al passato, lucido ma anche nostalgico. L’origine viene rappresentata metaforicamente da Di Falco con la figura femminile; per questo le sue donne diventano madre, sorella, compagna, ma anche Madre terra. Figure femminili sinuose e sensuali, quasi sempre raffigurate di spalle o in ogni caso con il volto non visibile , si sovrappongo a spazi naturali o in interni domestici affacciate su finestre verso un paesaggio esterno amato. Nella mostra sono presenti opere bidimensionali realizzate a carboncino e acrilici su legno pressato, lo stesso utilizzato nei cantieri edili, legame con il vissuto dell’uomo che costruisce la propria esistenza, ma sono presenti anche sculture realizzate partendo da materiali rinvenuti sulla spiaggia, radici e porzioni di arbusti restituiti alla terra ferma durante le mareggiate, che ben descrivono una dimensione dell’esistenza come fluire naturale degli eventi. Interessanti anche le sperimentazioni su carta giapponese Washi, con utilizzo di fili di canapa e colla di riso. Lo spettatore viene così guidato idealmente nello stesso percorso razionale ma anche emotivo e sensoriale che l’artista rivive ogniqualvolta ritorna alla propria Madre Terra. In occasione della serata inaugurale di sabato 15 maggio sarà presente l’artista Giovanna Lacedra con una performance dal titolo Clarescere. Clarescere in latino significa risplendere, divenire chiaro, divenire luce. È tornare al proprio Oriente. E tornare al proprio Oriente significa recuperare la propria intima, ancestrale energia vitale.